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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Regno di Sardegna è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 22Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 649

Brano: [...]a Carboneria, dandosi con passione al lavoro di proselitismo. Nel novembre 1830, in seguito a una delazione, fu arrestato insieme a un gruppo di altri carbonari genovesi e costretto all’esilio.

La Giovine Italia

Dopo una breve permanenza a Ginevra e a Lione, si stabilì a Marsiglia, dove in quegli anni si andavano raccogliendo molti profughi politici italiani. Da lì scrisse una « lettera aperta » a Carlo Alberto di Savoia, nuovo monarca del Regno di Sardegna sul quale si appuntavano le speranze di molti patrioti, esortandolo a lottare per la liberazione e l’unificazione dell'Italia. A Marsiglia fondò nel luglio 1831 la Giovine Italia, associazione segreta basata su un’ideologia mistica della « patria ». Quantunque non fosse mai riuscita a polarizzare le vere forze rivoluzionarie del paese, la Giovine Italia servì a mantenere viva l’istanza democratica e a mobilitare gruppi di patrioti nella lotta insurrezionale, sia contro gli occupanti austriaci e

il papato sia per creare un’unica repubblica indipendente e attuare la riforma sociale.

650



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 650

Brano: Mazzini, Giuseppe

L’associazione si estese clandestinamente in tutte le regioni italiane, suscitando cospirazioni e moti insurrezionali, sempre falliti per le clamorose deficienze organizzative che si accompagnavano alla scarsa chiarezza ideologica. Si ebbero molti arresti e, nel solo Regno di Sardegna, la condanna a morte di

12 patrioti. Lo stesso Mazzini fu condannato alla pena capitale come « nemico della patria e bandito ». Trasferitosi da Marsiglia a Ginevra e poi a Berna, nel 1834 Mazzini fondò la Giovine Europa, allo scopo di coordinare le forze insurrezionali su scala europea, ma questa seconda associazione ebbe vita stentata e nel 1838 si spense.

Costretto a lasciare anche il territorio svizzero, l’ormai noto agitatore genovese cercò rifugio in Gran Bretagna e insieme ad altri compagni, fra cui i fratelli Giovanni e Agostino R uff ini, si stabilì a Londra (1837), dove visse c[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 410

Brano: [...]ranti a contrastare l’assolutismo monarchico. Il modello organizzativo delle costituzioni ottocentesche fu comunque quello inglese, compresa la scelta del Parlamento bicamerale costituito da una camera alta (rappresentativa dei ceti aristocratici vicini al sovrano) e una camera bassa (composta da rappresentanti elettivi della borghesia).

Lo Statuto albertino

Al modello inglese si rifece lo Statuto albertino, promulgato da Carlo Alberto nel Regno di Sardegna il 4.3.1848 e rimasto in vigore in Italia fino al 2.6.1946. Esso contemplava una Camera composta da deputati di volta in volta eletti nei vari collegi elettorali e un Senato composto da membri nominati a vita dal sovrano.

Questo sistema istituzionale era destinato a entrare in crisi di rappresentatività negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, con l’introduzione del suffragio universale maschile e con l’ingresso, nel sistema parlamentare, degli interessi popolari rappresentati dai grandi partiti di massa.

L’avvento del fascismo ruppe la nuova rappresentatività popolare e riduss[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 485

Brano: [...]vi conquistò grosse fasce operaie formatesi a seguito dello sviluppo delTìndustria metalmeccanica che, con la Prima guerra mondiale, andò rafforzandosi, attraendo anche una parte della borghesia intellettuale, sensibile al

lo stile e ai temi del riformismo. La Lomellina, che ha la forma di un quadrilatero delimitato su tre lati dai fiumi Sesia, Po e Ticino, un tempo costituiva l’estremo lembo occidentale della pianura padana facente parte del Regno di Sardegna. Solo dopo l’unità vi prese avvio un processo di trasformazione fondiaria che, con la costruzione di canali irrigui, bonifiche e livellamenti del suolo, consentì il diffondersi della risaia. Ciò favorì lo sviluppo dell’azienda agricola di tipo capitalistico, quindi la formazione di un proletariato agricolo di massa. Nei primi anni del secolo il bracciantato raggiunse in Lomellina un livello di organizzazione assai alto e la lega bracciantile, che di tale organizzazione costituiva I’ originale cellula di base, diventò un decisivo veicolo di penetrazione socialista. Combattenti risoluti e tenac[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 369

Brano: [...]San Bonifacio) e si trova a 180 km dal promontorio di Orbetello (Grosseto) che è il punto più prossimo della penisola italiana. Prevalentemente collinare e con vari rilievi montuosi, abitata da una popolazione di antichissima civiltà, soggetta nelle varie epoche storiche a frequenti invasioni e dominazioni (cartaginese, romana, bizantina, araba, spagnola), dopo il 1718 entrò a far parte degli Stati sabaudi che, da allora, acquistarono il nome di Regno di Sardegna. Dal 1861 è quindi divenuta una regione del Regno d’Italia.

La « questione sarda »

Fu la Prima guerra mondiale che

ripropose, in termini nuovi e di massa, quella che già alla fine dell’Ottocento veniva chiamata la « questione sarda », cioè l’insieme dei nodi politici, economici e sociali d’un rapporto diseguale con lo Stato italiano e — sul piano economico e sociale — anche col resto del Paese. La « questione sarda » diverrà così una versione isolana, un segmento specifico della più vasta «questione meridionale» (v.).

Il quindicennio dell’età giolittiana (v. Giolitti, Giovanni) no[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 472

Brano: [...]partenenti si riunivano nel corso del 1940 in una sala del Seminario di Tivoli, fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, il 17.9.1941, lo condannò a 5 anni di reclusione.

Senato

Uno dei due rami del Parlamento (v.), il Senato viene chiamato anche seconda Camera o Camera alta e,

nel sistema bicamerale come quel

lo italiano, collabora con la Camera dei deputati nella funzione legislativa.

Lo Statuto albertino, adottato nel Regno di Sardegna del 1848, prefigurava due camere con pari funzione legislativa, ma di diversa struttura. Il Senato era composto di membri nominati a vita fra i vescovi, i ministri, i diplomatici, gli alti magistrati e i deputati anziani. Il Senato continuò a esistere durante il Regno d’Italia e sopravvisse anche nel ventennio fascista, quando fu abolita la Camera dei deputati (v. Camera, Riforma fascista della).

Allorché, nel 1943, venne abrogata la legge fascista che aveva introdotto la Camera dei fasci e delle corporazioni (v.), il Senato rimase in piedi perché la sua funzione non dipendeva dall’ordinam[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Regno di Sardegna, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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